Perdita spontanea dell'antigene di superficie tra gli adulti con infezione da virus dell'epatite B cronica


La perdita spontanea di HBsAg ( nota come cura funzionale ) nei pazienti con infezione da virus dell'epatite B ( HBV ) cronica riduce significativamente le complicanze epatiche.
Si è suggerito che la perdita di HBsAg sia più elevata nelle regioni non-endemiche che nelle regioni endemiche in studi individuali.

È stato sistematicamente determinato un tasso annuo aggregato di perdita di HBsAg negli adulti con infezione cronica da HBV non-trattata, ed è stato esaminato l'effetto della endemicità regionale.

In una revisione sistematica e meta-analisi, sono stati cercati studi controllati randomizzati che riportavano proporzioni di pazienti con infezione cronica da HBV che avevano raggiunto la perdita spontanea di HBsAg.
Sono stati estratti in modo indipendente i dati dagli studi accettati, è stato valutato il tasso di perdita di HBsAg, e i risultati sono stati stratificati in base al fatto che la coorte sottostante provenisse principalmente da una regione endemica ( definita come con prevalenza di HBV cronica superiore al 2% ) o da una regione non-endemica.

Su 5.186 studi selezionati, 67 ( 11 studi randomizzati controllati, 39 studi prospettici e 17 studi di coorte retrospettivi ) hanno soddisfatto i criteri di inclusione e 56 sono stati inclusi in metanalisi dopo l'esclusione di studi randomizzati controllati.

La perdita spontanea di HBsAg si è verificata in 3.837 pazienti su 48.972 ( 7.8% ), con un follow-up cumulativo di 352.381 anni-persona.

L'incidenza annuale aggregata della perdita di HBsAg è stata del 17.1% ( I2=97% ).
I tassi non differivano per endemicità: 1.19% nella coorte endemica rispetto a 1.29% nella coorte non-endemica.

Globalmente, la perdita spontanea di HBsAg si verifica raramente ( circa 1% all'anno ) negli adulti naive al trattamento con infezione cronica da HBV.
Il basso e omogeneo tasso di perdita di HBsAg evidenzia la necessità di nuove terapie volte a ottenere una cura funzionale tra diversi gruppi di pazienti e regioni geografiche. ( Xagena2019 )

Zhou K et al, Lancet Gastroenterology & Hepatology 2019; 4: 227-238

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